anno abbiamo esaminato una serie di aree per le quali ritenevamo necessario un aggiornamento per renderle più in sintonia con la nostra visione di questo grande sport", spiega Sean Bratches, managing director della Formula 1. "Sebbene la pratica di impiegare le grid girls sia stata per decenni un punto fermo dei gran premi di Formula 1 - aggiunge -, riteniamo che questa usanza non sia in linea con i nostri valori di marca e che sia chiaramente in contrasto con le norme sociali moderne. Non crediamo che tale pratica sia appropriata o pertinente alla Formula 1 e ai suoi fan, vecchi e nuovi, in tutto il mondo". La decisione di Liberty Media avrà effetto immediato in tutte le altre serie del motorsport gestite dalla stessa società. Dalla prima gara del Mondiale 2018 (25 marzo a Melbourne in Australia) dunque la griglia di partenza sarà invece popolata di "performer, vip e invitati" che aggiungeranno glamour e spettacolarità a ogni Gp. Fatica a comprendere la scelta, Bernie Ecclestone: "Quelle ragazze erano parte dello spettacolo e i tifosi amano il lato glamour. Il paese sta diventando un pò puritano. Dovrebbero essere ammesse le grid girls perché piacciono ai piloti, fanno bene agli ascolti", commenta al The Sun. Come riferisce il Daily Mail, l'impiego di giovani donne in F1 risale al 1960, con Rosa Ogawa che fu la prima "regina delle corse" in Giappone, pubblicizzando una compagnia petrolifera. Sebbene le promotional model ebbero un boom negli anni '70-'80, fu, secondo un documentario di Radio5Live, il proprietario del team Eddie Jordan che li rese popolari nel 1990.
Via: AdnKronos
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