Il primo maggio non è una data qualunque per tutti gli sportivi ed in particolare per gli appassionati di Formula 1. Proprio in questa giornata, ventuno anni fa, moriva Ayrton Senna, nel tragico incidente nel corso del Gp di San Marino, sul circuito di Imola. "Pensi di avere un limite, così provi a toccare
questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un pò più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto". Le parole del brasiliano - ricorda AdnKronos - non erano ad uso della stampa, perché quel limite il driver brasiliano non ha mai smesso di cercarlo in pista, davanti a tutti, divenendo uno dei più amati piloti di Formula Uno di tutti i tempi: la rottura del piantone del suo sterzo, gli impedì di continuare a mettersi alla prova. Con 41 vittorie e 65 pole-position oltre a tre titoli mondiali Senna resta non solo uno dei piloti più vincenti ma anche uno dei più carismatici di tutti i tempi. Impossibile, ovviamente, dimenticare anche i suoi duelli in pista (e fuori) con il quattro volte campione del mondo di F1 Alain Prost. In quel maledetto weekend di primavera di 21 anni fa, il sabato, nel giorno delle prove ufficiali, ci fu lo spettacolare incidente che coinvolse Rubens Barrichello che distrusse la sua Jordan-Hart, rimanendo incredibilmente illeso e quello mortale dell'austriaco Roland Ratzenberger che su una Ford Simtek uscì di pista alla curva Tosa, finendo la sua corsa contro un muro a 314 km/h (195 mp/h).
Nessun commento:
Posta un commento